Una delle opportunità più belle che il mio lavoro offre è quella di poter entrare a contatto con coppie di sposi provenienti da tutto il mondo che portano con sé tante
culture diverse, una più interessante dell’altra. Conoscere le
tradizioni nuziali della loro cultura di provenienza mi permette non solo di organizzare un matrimonio su misura per i futuri sposi, ma anche di ideare un evento davvero originale, in cui le loro culture e il territorio italiano si incontrano con esiti meravigliosi.
I
matrimoni persiani o
iraniani sono una delle tipologie di evento che organizzo con più entusiasmo, forse perché con i loro riti tradizionali sono capaci di trasportare i presenti in un’altra dimensione, lontana nel tempo ma allo stesso tempo vivida e piena di splendore, grazie al rispetto di antiche tradizioni che sembrano rimandare a tempi mitici; non a caso le cerimonie persiane che ho organizzato sono allo stesso tempo alcune tra le più sontuose.
Elina e
Sam, con il loro destination wedding sul
lago di Como, ne sono un esempio.
Nella cultura persiana le nozze sono un evento che non va celebrato in modo riservato e silenzioso ma, al contrario, bisogna dare vita ad un evento all’insegna della gioia e dello
sfarzo, con tanti ospiti; per questo motivo Elina e Sam hanno scelto di unirsi nei giardini di una delle ville più lussuose sul lago di Como,
Villa d’Este. Con la sua struttura elegante che con un solo sguardo comunica ai suoi ospiti la sua maestosità, gli spazi ampi e curati e il suo accesso dal lago, ha costituito la location perfetta per un matrimonio così sontuoso.
L’organizzazione di un matrimonio persiano è tutt’altro che semplice, ma è proprio l’attenzione che la tradizione rivolge ai singoli dettagli che lo rende davvero suggestivo. Oggi voglio parlarvi del rito più importante di tutti, quello decisivo: il banchetto nuziale, chiamato
Sofreh-ye Aghd.
Le coppie di tradizione persiana, infatti, pronunciano il fatidico “sì” seduti ad un basso tavolo dal forte valore simbolico: esso non può essere toccato da nessuno all’infuori degli sposi e dei loro cari, nemmeno dalla wedding planner, che dovrà lasciare alle persone preposte l’incarico di portare la preziosa
tovaglia e imbandire riccamente il tavolo. Su di esso, gli oggetti che spiccano più di tutti gli altri sono lo
specchio e i
candelabri, che rappresentano rispettivamente la luce e il fuoco, due elementi dal grande valore simbolico. Tra gli altri oggetti, alcuni arrivati direttamente dall’
Iran, troviamo un vassoio di
spezie, che rappresentano l’abbondanza;
uova sode, che simboleggiano la fertilità;
coni di zucchero cristallizzati, che invocano una vita dolce per i sposi; il
pane decorato, il
Corano e così via. Particolarmente emozionante è il momento in cui i due sposi si promettono un futuro coniugale ricco di parole dolci ricoprendosi l’un l’altro le labbra di
miele.
Dopo la cerimonia, gli sposi e le loro famiglie possono finalmente unirsi al banchetto: Elina, Sam e i loro cari si sono spostati all’interno della villa che, con il suo stile estremamente elegante e sontuoso, ha rappresentato la cornice visiva ideale per il loro ricevimento, ma non è finita qui. In occasione di un matrimonio persiano i festeggiamenti durano a lungo e, spesso, coinvolgono diverse location: i due sposi, per esempio, hanno deciso di continuare a festeggiare presso una seconda villa, altrettanto lussuosa, sul lago di Como –
Villa Geno. Nei suoi giardini è stata allestita una tensostruttura che ha ospitato le danze degli invitati fino a tarda notte, chiudendo così uno dei matrimoni più belli che io abbia avuto il piacere di organizzare.